L’affascinante mondo delle Moto Café Racer

Oggi siamo qui per parlarvi di un particolare tipo di motocicletta che, da anni, è sinonimo di personalizzazione, unicità e originalità per tutti gli appassionati delle due ruote.

Vediamo di scoprire qualcosa di più sulle Moto Café Racer e perché, ancora oggi, sono tanto amate e seguite.

Con il nome Moto Café Racer ci si riferisce a quelle motociclette che presentano delle caratteristiche particolari, specialmente per quanto concerne la loro fattezza estetica con aggiunte spesso realizzate autonomamente dai proprietari fino a diventare molto simili, almeno nell’apparenza, ad una moto da gara.

In realtà però, sebbene modificate in modo molto semplice dal punto di vista strutturale, hanno come obiettivo principale quello di dare un aspetto di motocicletta veloce e competitiva . In pratica, grazie alla serie di trasformazioni che vengono applicate sulle moto, si otterrà un modello appariscente e simile alle moto utilizzate durante le gare.

Il grande successo delle Moto Café Racer risale comunque agli anni 80 quando, molte case di produzione, decisero di mettere in commercio proprio modelli simili alla Café Racer per accontentare il gusto di quegli anni per l’eccesso e per la particolare estetica sportiva che mirava più al fattore estetico d’impatto che alle reali performance dei motoveicoli.

Le gare a cui partecipano le Moto Café Racer sono molto particolari e si tratta in pratica di sfide organizzate in stile “uno contro uno” e ad eliminazione diretta.

La distanza classica su cui si gareggia è quella dell’ottavo di miglio (200 mt circa). Ciò che rende speciali queste gare è che spesso si tengono durante particolari eventi dedicati proprio ai motori di stile vintage.

Negli ultimi anni le gare si tengono comunque in diversi paesi europei.

In Italia, ad esempio, le gare di Moto Café Racer si svolgono durante la manifestazione “The Reunion” a Monza e in Germania, presso l’evento Glemsek 101.

Proprio durante quest’ultimo evento che si terrà dal 30 agosto fino all’1 settembre si potrà vedere gareggiare un pilota vestito da Vircos, Alex Polita.

Negli scorsi anni fu invece Natalia Lyubimova a vestire Vircos, correndo la Baikal Mile su un lago ghiacciato e la Bonneville su un deserto di sale, per una gara indimenticabile con un mix perfetto tra scenari mozzafiato, estetica vintage e scariche adrenaliniche.